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Tamdhu
Tamdhu logo

Nel 1897, a poca distanza dalla cittadina di Knockando e durante il primo boom del whisky, William Grant guida un gruppo di imprenditori per la costruzione della distilleria Tamdhu. Per la costruzione i fondi vennero acquisiti velocemente, perché in quel periodo la crescente richiesta di single malt per i blend era altissima e tutti volevano sfruttare il momento. L'impresa di Grant però fu notevole perché racimolare denaro e imprenditori per costruire una distilleria era "abbastanza" semplice, certo che però riuscire a creare un gruppo che comprendesse oltre alla John Walker & Sons anche la John Dewars & Sons e - 20 milioni di sterline attuali - non era proprio da tutti, ma Grant non era uno sprovveduto, a quei tempi infatti era uno dei soci di Macallan e aveva fondato la Glenrothes.

I soldi da investire in Tamdhu erano decisamente tanti e quindi si pensò in grande: venne acquistato il terreno migliore sulle rive del fiume Spey, fu assunto il più grande architetto di distillerie del tempo, Charles C. Doig, la distilleria venne equipaggiata con le più avanzate tecnologie per l’epoca e si andarono a selezionare le migliori botti di Sherry per l’invecchiamento.

Chiaramente un simile investimento non tardò a dare i suoi frutti e Tamdhu divenne una delle distillerie più apprezzate dello Speyside, Barnard nel 1898 scrisse che la Tamdhu era “la distilleria meglio disegnata e efficiente della sua era”.

Nulla però dura in eterno e i tempi bui di Tamdhu arrivarono presto (cosi come per praticamente quasi tutte le distillerie di Scozia degli anni Venti). Nel 1927 la distilleria, visto il crollo delle richieste dovute anche al Proibizionismo negli USA, ferma la sua produzione e rimane in naftalina per 20 anni.

La produzione riparte finalmente nel 1948, e due anni più tardi Tamdhu viene dotata di uno speciale pavimento di maltaggio chiamato “Saladin Box”. Un impianto particolare, inventato da un francese, il Colonello Charles Saladin, e nato per facilitare il lavoro con l'orzo. Questo particolare pavimento di maltaggio permette durante la fase di germinazione di girare l’orzo in modo automatico con un uso minimo di personale, addio al problema fisico chiamato “Monkey Shoulder”!

Nei successivi 15 anni la richiesta di single malt continua a salire e la distilleria di ritrova con ben 10 Saladin Box che uniti riuscivano a gestire 220 tonnellate di orzo alla volta. Negli anni ’70 la Tamdhu è ancora in crescita e si aggiungono alla produzione 4 nuovi alambicchi. Negli anni ’90 la Edrington Group, proprietaria della distilleria, cambia il tipo di botti per l’invecchiamento, fino ad ora Tamdhu aveva fatto invecchiare il suo distillato solo in botti ex-Sherry ora invece arrivano le botti ex-Bourbon.

Sorprendentemente nel 2010 la Edrington decide di mettere in naftalina la distilleria, ma solo 2 anni più tardi la Tamdhu viene acquisita dalla Ian MacLeod e torna in funzione. I nuovi proprietari installano nuovi washback, costruiscono nuovi magazzini e aprono un visitors centre nella vecchia stazione dei treni di Dalbeallie, ma cosa più importante tornano a far maturare tutto il distillato in sole botti ex-sherry.

 

Curiosità: La Tamdhu ha utilizzato i pavimenti di maltaggio Saladin Box fino al 2010, è stata una delle prime distillerie ad installarlo e l’ultima a dismetterlo. Oggi è possibile vedere all’interno di Tamdhu ancora un - ben conservato - Saladin Box.

Nel 1976 viene lanciato sul mercato il primo Single Malt ufficiale si tratta del Tamdhu 8 Years Old, mentre nel 2013 viene lanciato il Tamdhu 10 Years old dalla nuova proprietà seguito dal Cask Strength.

Tamdhu warehouses
 

Tamdhu map
  • REGIONE
    Speyside (Scozia)
  • ANNO DI FONDAZIONE
    1897
  • EQUIPAGGIAMENTO
    3 Wash Still & 3 Spirit Still
  • CAPACITÀ
    4 milioni di litri l'anno

Tamdhu

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