Single malt, blended, pot still che differenza c’è?

Abbiamo pensato di scrivere questo articolo perché alcuni dei nostri lettori ci hanno chiesto lumi in proposito inoltre, leggendo anche alcuni articoli su internet ci siamo resi conto che per molti le idee non sono cosi chiare e in pochissimi casi (per fortuna) i termini single malt, blended e vatted sono usati senza alcuna cognizione di causa. Ci è sembrato quindi doveroso fare un pochino di chiarezza in merito, anche perché ci sono diverse definizioni che vengono associate al whisky, ecco allora un piccolo vademecum del nostro blog che vuole fare chiarezza sulle definizioni dei whisky scozzesi e irlandesi.

"Partiamo dalle cose più semplici, vediamo cosa significano i primi due termini che possiamo trovare su una bottiglia, ovvero single malt, single grain e single cask."

Single Malt

Questa è la tipologia preferita dalle distillerie scozzesi, e la definizione significa principalmente tre cose

1)     Il distillato deve essere fatto con il 100% di orzo maltato, se utilizzate altri cereali anche se in piccola o piccolissima quantità, anche lo 0,01% per intenderci, non potete chiamarlo single malt.

2)     Deve essere distillato attraverso i tradizionali alambicchi in rame e tramite la distillazione discontinua.

3)     Deve essere fatto invecchiare per almeno 3 anni e un giorno.

4)     Tutto il whisky imbottigliato deve essere distillato da un’unica distilleria, perché diciamo tutto il whisky? Perché per fare un single malt si possono utilizzare anche diverse botti con anni di invecchiamento diversi, le uniche accortezze da rispettare sono 2: il whisky deve essere invecchiato almeno 3 anni e un giorno, e che gli anni di invecchiamento in etichetta devono essere di quello più giovane. Quindi se vedete un single malt whisky invecchiato 12 anni significa che all’interno ci sono whisky di solo malto creati da un’unica distilleria dove il più giovane ha passato 12 anni in botte.

Single Grain

Difficile da trovare normalmente perché è usato principalmente come ingrediente per i blend, ma negli ultimi anni anche il single grain sta conquistando una buona parte di estimatori, quali sono le regole del single grain?

1)     Come per il single malt anche il single grain deve essere distillato e imbottigliato da un’unica distilleria.

2)     Può essere composto da frumento (grano) ma anche da diverse quantità di altri cereali, quali ad esempio orzo maltato o non maltato.

3)     Deve essere fatto invecchiare per almeno 3 anni e un giorno.

 

Single Cask

Il single cask è per definizione simile ad un single malt o ad un single grain, infatti possiamo avere single cask di tutti e due i tipi, l’unica differenza è che tutto il whisky che trovate nella bottiglia proviene da una sola botte. Viene aperta la botte e il contenuto viene messo nelle bottiglie, finita la botte e quindi le bottiglie, è semplicemente finito quel whisky. È in pratica la cosa più vicina ad entrare in una distilleria, aprire una botte e versare il contenuto in un bicchiere!

"Bene ora che abbiamo spiegato le cose più semplici passiamo ai whisky più venduti al mondo, ovvero i blended, ma non sono tutti uguali! Infatti, sulle loro etichette potreste trovare 3 diverse definizioni: blended whisky, blended malt whisky e blended grain whisky."

 

Blended Whisky

Questi sono semplicemente i whisky più prodotti al mondo, un blended whisky è un mix di almeno un single malt e un single grain provenienti dalla stessa o da diverse distillerie. Diciamo almeno uno e uno perché la definizione è questa ma in genere in un blend potreste trovare anche 50 tra single malt e single grain diversi miscelati tra loro provenienti da altrettante distillerie. Con i blended whisky si cerca di trovare il giusto equilibrio tra sapore e aromi desiderati combinando il prodotto di diverse distillerie.

 

Blended Malt Whisky

Simile al blended whisky ma con una differenza qui abbiamo almeno 2 single malt provenienti da diverse distillerie. Esatto, il blended malt whisky contiene solo single malt.

 

Blended Grain Whisky

Ormai immagino ci siate arrivati da soli, si esatto, si tratta di almeno 2 single grain provenienti da diverse distillerie.

Ecco sotto una veloce infografica che spiega in modo chiaro tutte le definizioni date.


"Passiamo al whiskey irlandese, anche qui abbiamo in genere le stesse definizioni del whisky scozzese, il Malt whiskey è in pratica il single malt scozzese, gli altri invece sono molto simili, ma abbiamo una new entry: il Pot Still."

 

Grain whiskey

Viene prodotto utilizzando non più del 30% di orzo maltato unito ad altri cereali sia maltati che non, generalmente grano, mais o orzo, distillato in alambicchi a colonna e provenienti da una sola distilleria.

 

Pot Still Whiskey

La definizione pot still o single pot still viene usata esclusivamente in Irlanda e definisce un distillato composto di orzo maltato e orzo non maltato (detto anche “green barley” o orzo verde) con una quantità di ciascuno pari almeno al 30%, inoltre il composto può contenere anche un altro cereale (mais, segale, ecc…) ma mai oltre il 5%. La distillazione deve essere effettuata solo in modo discontinuo in tradizionali alambicchi di rame.

L’orzo non maltato aggiunge un carattere molto particolare al whiskey con note floreali e di malto. Inoltre, ha un corpo decisamente più pesante rispetto ad un normale whiskey a tripla distillazione.

 

Blended Whiskey

Il blended Irish whiskey è una miscela di due o più differenti stili di whiskey, single malt, pot still o single grain provenienti dalla stessa o da diverse distillerie.

Eccoci arrivati alla fine del nostro articolo… ah no aspettate c’è ancora un’ultima domanda in sospeso!

 

Che cos’è il Vatted whisky?

Si, in alcuni vecchi articoli, e purtroppo anche in qualcuno nuovo, si prova a dare una definizione di vatted whisky o vatted malt. Il vatted whisky è “in teoria” un mix di almeno due whisky provenienti dalla stessa o da diverse distillerie, maturati in differenti botti e per anni diversi, perché diciamo in teoria? Perché è una definizione che non si usa più da almeno 10 anni! Tutto ricade nelle definizioni che vi abbiamo dato precedentemente, inoltre se andate a leggere le ultime regolamentazioni della Scotch Whisky Association (il regolamento più completo che ci sia) datate 2009 scoprirete che il termine “vatted” non è mai menzionato, quindi smettiamola semplicemente di usarlo ;) .