Quando si inizia il proprio viaggio nel mondo del whisky Scozzese una delle prime cose che si imparano è che il distillato viene fatto maturare in diverse botti, sia in grandezza che per il tipo di vino/liquore che hanno contenuto in precedenza, quindi una delle prime domande che ci si pone è: in quali botti è maturato? Il whisky matura - principalmente - in botti che in precendeza hanno contenuto bourbon whiskey oppure sherry. Le botti di sherry sono tra le più costose da reperire, il rapporto è circa di 1:8 con quelle ex-bourbon, ma da dove provengono queste botti, e perché sono cosi costose?

Iniziamo con il dire che nel "The Scotch Whisky Regulation" (sono le norme che regolano cosa è il whisky scozzese e come deve essere fatto) del 2009 non c'è una definizione sulle botti di Sherry, l'unica menzione che il "Regulation" fa delle botti riguarda la loro composizione (in quercia) e la loro capacità (minore di 750 litri).

Per quanto riguarda il vino sherry dobbiamo spostarci in Spagna, perché è li che è regolamentato attraverso il "Consejo Regulador". Cosa dice questo regolamento? che solo i vini che provengono da una regione a sud della Spagna, delimitata dalle città di Jerez de la Frontera, Sanlùcar de Barrameda e El Puerto de Santa Maria può essere chiamato Sherry, semplice no? non proprio in effetti, perché se la definizione di vino Sherry è regolamentata in maniera impeccabile, la parte che tratta le botti di Sherry invece è troppo generica (il Consejo sta lavorando per gestire questa lacuna).

Quindi per farla breve; se non possiamo avere la certezza che le botti usate hanno in precedenza contenuto sherry possiamo però dire che il vino era comunque molto simile. Una segnalazione: per evitare fraintendimenti  alcune distillerie scozzesi dichiarano la cantina da dove provengono le loro botti.

 

Fatta questa premessa iniziale possiamo iniziare a parlare di quello che veramente ci interessa, cos'è una botte di Sherry?

Negli anni, l'uso delle botti nella creazione dello sherry è stata diversa, ma ultimamente la maggior parte delle cantine usa il metodo chiamato "solera".  Il metodo solera Sherry funziona in questo modo: ci sono una serie di botti (set) con un ordine di invecchiamento, ogni volta che si desidera imbottigliare dello sherry il vino viene preso solo dalla botte finale, senza svuotarla completamente, questa botte viene poi ricaricata con quella di invecchiamento precedente e cosi via lavorando all'indietro per le altre botti fino a quella che contiene lo "sherry novello". Il processo unisce ripetutamente vini vecchi con quelli più recenti, in questo modo i cambiamenti del vino finale saranno più lenti, permettendo al carattere del vino di rimanere costante nel corso degli anni (cliccate sull'immagine a sinistra per vederla ingrandita).

 

 A differenza del whisky la maturazione dello sherry non si concentra sull'estrazione di sapori o aromi dalle botti, e per questo le botti sono sempre molto vecchie e povere di sapore. Una botte viene rimossa solo se perde o si rompe. Queste botti però, sebbene vengano utilizzate per la maturazione di alcuni tipi di whisky, non sono comunemente usate, normalmente per la maturazione del whisky le botti di sherry usate dalle distillerie sono quelle utilizzate per il trasporto dello sherry (e non quelle usate per la maturazione).

Prima del 1981 avveniva che le botti con all'interno il vino sherry maturo venissero spedite direttamente in Gran Bretagna (non si usava il metodo solera), lo sherry era imbottigliato e venduto e le botti venivano utilizzate dalle distillerie, abbiamo scritto prima del 1981 perché in quell'anno le leggi di esportazione del vino spagnolo sono cambiate e trasportare vino in botti fuori dal territorio spagnolo è stato considerato fuorilegge. Questo è uno dei motivi principali per il quale oggi una botte ex-sherry costa molto di più di una ex-bourbon.

Bene, vi abbiamo raccontato un po di cose, ma per scoprire il resto non vi rimane che andare alla seconda parte del nostro articolo. Slainté!