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Clynelish

Un new make particolarmente “ceroso”, due distillerie chiamate A e B, degli alambicchi caratteristici e il primo Duca di Sutherland; rimanete con noi perché ne abbiamo di cose da raccontarvi su Clynelish!

L’inizio del Diciannovesimo secolo è uno dei periodi più bui della storia scozzese, è infatti in questo momento che iniziano le “clearances”. Un periodo dove la maggior parte dei proprietari terrieri comprese che allevare animali da pastorizia sarebbe stato più profittevole dei campi coltivati. Il risultato di questa intuizione fu molto semplice: “segno meno” agricoltori e “segno più” agli animali. Centinaia di migliaia di contadini che abitavano lì da tempi ancestrali furono sbattuti fuori e fatti trasferire in altre zone della Scozia, in Inghilterra o all’estero. Le aree di Caithness e Sutherland videro le scene più brutali di tutte le clearences, Il Duca di Sutherland, cacciò via tutti i vecchi contadini con i metodi più violenti possibili e… fondò una distilleria.

La distilleria, che si trova nella periferia di Brora, nella parte settentrionale delle Highlands, fu fondata dal Duca di Sutherland nel 1819, il progetto prevedeva lo sfratto dalle terre di circa 12mila affittuari, alcuni si spostarono verso Brora e altri che invece diventarono distillatori alla Clynelish.

La distilleria inizialmente non andava molto bene ma ingranò in fretta, alla fine dell’Ottocento il suo whisky era il più caro del mercato, e non veniva venduto ai blender ma ai privati come single malt, sia nel Regno Unito che all’estero. La qualità del Clynelish non passò certo inosservata e nel 1896 la distilleria venne acquistata in “sterline sonanti” dal blenders Ainslie & Heilbron e da un certo John Risk, un tempo proprietario della distilleria Bankier.

Nel 1912 la Ainslie & Heilbron è vicina alla bancarotta e alla guida della Clynelish subentra la Distillers Company Limited (che diventerà Diageo) sempre insieme a John Risk. Mentre nel 1916 la John Walker & Sons acquista le quote di Risk.

Nel 1931 la Clynelish, per via della crisi del whisky, viene messa in naftalina ma riprende le attività otto anni dopo, è inoltre una delle poche distillerie a non aver chiuso durante la Seconda Guerra Mondiale, si lavorava a ritmo ridotto ma la produzione non venne mai fermata.

Nel 1960 la distilleria è dotata di elettricità, mentre nel 1968 a pochi metri di distanza e per via della grande richiesta di whisky, viene costruita una nuova distilleria, dotata di ben 6 alambicchi, la distilleria prende il nome di … Clynelish! Si, per un breve periodo ci furono due distillerie con lo stesso nome, la distilleria più nuova prese il nome di Clynelish A, quella più vecchia di Clynelish B. Ma questo caos sui nomi durò pochi mesi, nel 1969 la vecchia distilleria prese il nome di “Brora”, mentre la nuova continuò con Clynelish, non vi aspettavate questo colpo di scena vero?

Ormai gestite interamente da DCL Clynelish diventò ben presto un single malt molto apprezzato dai blender (ad esempio come ingrediente principale per il Johnny Walker), Brora invece ebbe una produzione più bassa e particolare (era un whisky pesantemente torbato) e andò avanti per brevi periodi fino a quando non chiuse definitivamente nel 1983 diventando negli anni ’90 una distilleria di culto tra gli appassionati seconda, forse, solo a Port Ellen.

Nel maggio 2016 Clynelish viene temporaneamente chiusa per riammodernare la struttura, la produzione riparte a giugno 2017.

Ad ottobre 2017 arriva una notizia shock, la Diageo annuncia l’inizio dei lavori per la riapertura della Brora (termineranno nel 2020). Alcune delle strutture della vecchia distilleria sono ancora in piedi e saranno ristrutturate altre invece ricostruite, sembrano invece essere ancora presenti i 2 vecchi alambicchi di distillazione e altro equipaggiamento originale.

Curiosità: La Clynelish è equipaggiata con 10 washbacks, di cui 8 in legno e 2 in acciaio, il tempo di fermentazione è variabile ma di 55 ore minimo. La still house comprende 6 alambicchi: 3 wash stills e 3 spirits stills, con una particolarità quasi unica, gli spirit stills hanno la stessa larghezza dei wash stills, normalmente sono più piccoli. Il tipo di lievito usato, il tempo di fermentazione, la particolare conformazione degli alambicchi e infine una distillazione particolarmente lenta creano un new make particolare oleoso e dalle tipiche note di cera.

Il torrente Clynemilton è usato per i vari processi della distilleria, la purezza di questo fiume è documentata dalla quantità di salmone presente nelle sue acque e… dall’oro! Infatti, questo fiume è molto conosciuto dai cercatori “di zona” perché ricco di particelle d’oro.  

Alcuni dei vecchi magazzini di Brora ospitano attualmente qualche migliaio di botti di Clynelish.




  • REGIONE
    Highland (Scozia)
  • ANNO DI FONDAZIONE
    1968
  • EQUIPAGGIAMENTO
    3 Wash Still & 3 Spirit Still
  • CAPACITÀ
    4.8 milioni di litri l'anno
© Whisky Italy

Clynelish

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