Credete nei fantasmi? Noi preferiamo la realtà ma siamo decisamente emozionati per la riapertura della seconda delle tre storiche e iconiche distillerie di Scozia, infatti dopo Brora riaperta nel 2021, pochi giorni fa è di nuovo iniziata la produzione a Rosebank, ora manca solo Port Ellen!

 

 

Distilleria di Rosebank

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Documenti attestano che una famiglia chiamata Stark distillava sul sito di Rosebank già dal lontano 1798. Nel 1817, una distilleria chiamata Rosebank fu operativa per due anni, mentre nel 1827, la famiglia Stark ricompare nei documenti come gestore della distilleria di Camelon, che si trovava sulla sponda opposta del canale.

Nel 1840, ciò che erano stati i magazzini della distilleria di Camelon furono acquistati e convertiti da James Rankine nella nuova Rosebank. Sotto il controllo della famiglia Rankine, Rosebank prosperò. Nel 1861, gli edifici della distilleria di Camelon furono demoliti e venne costruita una nuova malteria per Rosebank.

La distilleria nel corso del XX secolo, era conosciuta dagli appassionati di whisky di tutto il mondo come "Il Re delle Lowlands". Il distillato era una perfetta combinazione dello stile classico delle Lowlands ed era il riflesso della particolare tecnica di produzione che prevedeva l'uso di condensatori worm tub e la tripla distillazione per creare un whisky scozzese tra i più leggeri e floreali mai prodotti ma al contempo mantenendo un certo corpo.

Tuttavia, le vendite globali di whisky crollarono negli anni ’80 e inizio '90, e la Rosebank, di proprietà Diageo, venne messa in naftalina nel 1993 a causa dei costi da sostenere per l'aggiornamento dell'impianto di trattamento degli effluenti, oltre a problemi relativi all'accesso stradale. Nel 2002, il sito fu venduto da Diageo alla British Waterways e sfortunatamente, durante le vacanze di Natale e Capodanno del 2008/09, gli alambicchi originali e il mash tun furono rubati.

Nel 2017, con la struttura dell'edificio che ormai si sgretolava, l’azienda Ian Macleod Distillers si è fatta avanti e ha impedito che Rosebank diventasse una distilleria fantasma acquisendo il sito e dando nuova vita agli edifici e alla comunità circostante con una grande opera di ricostruzione e aggiornamento iniziata nel 2019.

 

 

Rosebank oggi

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Dopo un periodo inattivo di 30 anni, Rosebank è finalmente tornata in vita. La distilleria con sede a Falkirk ha ripreso la produzione, e pochi giorni fa (il 18 luglio) è stata riempita la prima botte ex-bourbon refill la numero 001, che "creerà un whisky ricco, fruttato e floreale, che ricorda il profilo aromatico distintivo dell'originale Rosebank".

Il progetto è stato portato avanti dal distillery manager Malcolm Rennie e dal suo team. Malcom non è nuovo a queste “resurrezioni”, oltre ad avere una lunghissima esperienza nel mondo del whisky. Ha iniziato a lavorare per Bruichladdich, poi a Glen Moray. È stato lui l’artefice della nascita di Kilchoman che ha lasciato nel 2010 per contribuire alla rinascita di Annandale, e infine Rosebank.

Rosebank è stata meticolosamente restaurata, la nuova distilleria ha mantenuto la struttura del vecchio impianto di produzione. I disegni degli alambicchi originali sono stati utilizzati per ricreare la forma e le caratteristiche di quelli della distilleria originale. Nuovi condensatori di tipo worm tub sono stati installati per sostituire quelli originali e infine il caratteristico camino è stato riparato e continua a dominare l'orizzonte, posizionandosi esattamente al centro del sito della distilleria.

Nel 2024 infine è prevista l’apertura del Visitor Centre che prevede edifici dedicati come uno shop e una sala degustazione privata, si stima accoglierà circa 50.000 mila visitatori l’anno, e noi probabilmente saremo tra questi! ;-)